VALIDATION SCIENTIFIQUE
Laure Fourchaud – 24.11.2021
Dr en physiologie de la nutrition
BENEFICI DEL GINSENG
✓ Contrasta l’affaticamento e migliora il tono
✓ Rinforza il sistema immunitario
✓ Aumenta la libido
✓ Antiossidante e antinfiammatorio
Che cos’è il ginseng?
Da non confondere con lo zenzero, a cui somiglia molto, il ginseng (o Panax ginseng) è una pianta medicinale originaria del nord-est dell’Asia. Appartiene alla famiglia delle Araliacee, come l’edera. È più specificamente la radice di questa pianta perenne che viene usata a scopi terapeutici, in particolare come tonico e come afrodisiaco naturale, e ciò da almeno 2.000 anni in Corea e in Cina.
La sua crescita è molto lenta: ci vogliono circa 6-7 anni perché il rizoma del ginseng, il suo fusto sotterraneo molto carnoso, sviluppi in modo ottimale le sue virtù. È d’altronde spesso l’età della pianta a determinarne il prezzo.
Originariamente viene coltivata sui terreni ricchi dell’Asia nord-orientale, in particolare in Cina, Corea e Giappone. È una pianta del sottobosco, ha bisogno di ombra per crescere, sia altri arbusti in natura, sia sistemi d’ombreggiamento in ambito agricolo.

Il ginseng fa parte delle piante adattogene. Questo significa che aumenta la capacità del nostro corpo di adattarsi ai diversi stress. Contribuisce a migliorare il nostro stato di salute generale, rafforzare il nostro metabolismo, regolare i nostri ormoni…
Nella medicina tradizionale cinese e coreana, il ginseng agisce come tonico per il Qi, l’energia vitale. Aumenterebbe la forza del sangue così come la saggezza di chi lo consuma.
Può essere \”bianco\”, quando il rizoma è stato solo essiccato, o \”rosso\”, quando è stato trattato a vapore.
L’etimologia del ginseng non nasconde nulla delle sue virtù. In greco Panax significa rimedio universale (Pan = tutto e Ax deriva da Akos, rimedio). I coreani lo chiamano “Insam”, la radice a forma d’uomo. La parola ginseng stessa proviene dal cinese “rénshēn” che significa l’uomo radice. Viene lì soprannominato “radice della lunga vita” e “radice del cielo”.
I suoi principi attivi principali sono i ginsenosidi, un tipo di saponine. Sono loro alla base dei suoi principali benefici, e ne fanno un superalimento lodato da secoli. Oggi numerosi studi permettono di dimostrarne scientificamente le proprietà.
Esiste anche un ginseng americano (Panax quinquefolius) che cresce nelle foreste temperate dell’est del Canada e degli Stati Uniti, dalla Louisiana al Québec. La sua scoperta risale agli inizi del XVII secolo. Avrebbe sostanzialmente gli stessi effetti di quello asiatico, ma sarebbe più lenitivo.
Il ginseng può essere consumato crudo, secco sotto forma di tè o di polvere, in capsula o in fiala. In Asia è integrato in cucina come un alimento a tutti gli effetti.
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Composizione nutrizionale
- Vitamine : B, C, E
- Minerali e oligoelementi : zinco, ferro, magnesio, rame, potassio, fosforo, calcio, silicio, manganese, cobalto
- Saponine : ginsenosidi
- Polissaccaridi
- Acidi grassi

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I benefici del ginseng
⚡️ Contrasta l’affaticamento e migliora il tono
Alcuni componenti del ginseng come i polisaccaridi contribuiscono a combattere lo stress ossidativo e aumentare l’energia del nostro corpo.
Permette anche di aumentare le prestazioni fisiche, prolungare la durata dello sforzo riducendo l’affaticamento, e ridurre i dolori muscolari e i tempi di recupero.
Agisce nel tempo, senza gli effetti nocivi che la caffeina o altri stimolanti possono avere. Tra l’altro l’OMS raccomanda di consumarlo la mattina a causa dei suoi effetti stimolanti.
Questo studio della Daejeon University in Corea condotto su 90 pazienti affetti da stanchezza cronica ha dimostrato che l’assunzione di un grammo di ginseng contribuisce a ridurre la stanchezza fisica, mentale e lo stress ossidativo.
🛡 Rinforza il sistema immunitario
Il ginseng rafforza il sistema immunitario e può aumentare l’efficacia di trattamenti e vaccini. Permette inoltre di ridurre i sintomi di alcune malattie.
Aumenta la nostra resistenza alle infezioni e aiuta a combattere efficacemente il raffreddore e gli stati influenzali, permettendo di recuperare più rapidamente.
Sono gli studi a parlarne meglio! Questa, condotta dal dipartimento di medicina della Seoul National University, ha dimostrato che il suo consumo in 39 pazienti operati per un cancro allo stomaco ha permesso un netto miglioramento del loro sistema immunitario e una diminuzione delle recidive.
Numerosi studi clinici, incluso questo condotto dall’Università di Milano, concludono che il ginseng rafforza l’efficacia di alcuni vaccini.
🔥 Aumenta la libido
Il ginseng è un afrodisiaco naturale, utilizzato da millenni nella medicina tradizionale cinese per risvegliare il desiderio sessuale. I suoi principi attivi agiscono sull’aumento della libido nell’uomo e nella donna.
Aiuta in particolare a combattere la disfunzione erettile nell’uomo favorendo la produzione di ossido nitrico. Quest’ultimo contribuisce al rilassamento dei muscoli del pene, agisce come un vasodilatatore e migliora la circolazione del sangue, da cui dipende l’erezione.
Questo studio condotto dalla scuola di medicina della Kyung Hee University di Seoul ha dimostrato che l’assunzione di ginseng per 8 settimane ha sensibilmente migliorato la disfunzione erettile in 86 uomini.
Questo studio, condotto dalla clinica di urologia dell’università di Sao Paulo, ha dimostrato che una cura a base di ginseng è un’alternativa efficace ai trattamenti classici per combattere la disfunzione erettile.
Nelle donne, un altro studio condotto in Corea riporta un miglioramento della funzione sessuale nelle donne in menopausa.
👩🏫 Aumenta la concentrazione e la memoria
Il ginseng migliora alcune funzioni cognitive come la concentrazione e la memoria. I suoi componenti, in particolare i ginsenosidi, contribuiscono alla protezione delle cellule cerebrali contro i radicali liberi.
Dà una sensazione di calma alle persone che lo consumano, l’impressione \”di avere le idee più chiare\”.
Ha anche effetti benefici sulle funzioni cognitive e sul comportamento di persone affette dalla malattia di Alzheimer. Queste proprietà sono simili a quelle del ginkgo biloba.
Questo studio condotto dalla Veterinary Medical University di Vienna dimostrerebbe che il ginseng ha grandi proprietà neuroprotettive.
Questa, condotta dal Seoul Medical Center, ha dimostrato che un trattamento a lungo termine con ginseng rosso potrebbe migliorare le funzioni cognitive di pazienti affetti dalla malattia di Alzheimer.
🥝 Antiossidante e antinfiammatorio
Il ginseng agisce come un potente antiossidante e ha notevoli proprietà antinfiammatorie grazie ai ginsenosidi che contiene.
Questo studio della Kyungpook National University in Corea ha dimostrato che il consumo di ginseng rosso ha ridotto sensibilmente le infiammazioni muscolari degli atleti dopo lo sforzo.
Questa, condotta dall’Institute of Women’s Life Medical Science di Seoul, ha dimostrato che aumentava considerevolmente l’attività degli enzimi antiossidanti nell’organismo di donne in menopausa.
🍬 Riduce la glicemia
Il ginseng permette di ridurre il tasso di glucosio nel sangue aumentando la produzione di insulina, l’ormone che regola la nostra glicemia. I suoi principi attivi agiranno direttamente sulle cellule del pancreas: è quest’ultimo che produce nel nostro corpo l’insulina, ormone ipoglicemizzante, e il glucagone, ormone iperglicemizzante.
In questo senso, potrebbe aiutare le persone affette da diabete di tipo 2. Il ginseng rosso fermentato è particolarmente raccomandato per loro.
Questo studio della Kyung Hee University di Seoul ha dimostrato che il consumo di ginseng rosso fermentato è particolarmente benefico per la riduzione della glicemia nel sangue, grazie all’azione dei batteri della sua fermentazione.
Inoltre la Boston University ha condotto questo studio, dimostrando che il consumo di ginseng fornisce una protezione antiossidante, riducendo i radicali liberi nelle cellule di persone affette da diabete.
Una rassegna scientifica pubblicata nel 2006 riporta un effetto positivo del ginseng sulla glicemia, ma i risultati devono essere ripetuti per stabilire un dosaggio efficace.
🔬 Potrebbe potenzialmente ridurre il rischio di cancro
Il ginseng sarebbe utile nella prevenzione di alcuni tumori, grazie ai ginsenosidi.
Questi ultimi, insieme ai numerosi antiossidanti che contiene, permettono di mantenere le cellule in buona salute e di ridurre la comparsa e la proliferazione di cellule anomale.
Questo studio del Korea Cancer Center Hospital a Seoul riporta che le persone che consumano ginseng hanno un rischio minore di sviluppare alcuni tipi di tumori come quelli della bocca, dell’esofago, dello stomaco, del colon, del fegato e dei polmoni.

Come consumare il ginseng?
Età della radice
Si raccomanda di consumare il ginseng a partire dai 6 anni di età, perché le radici più giovani non offrono gli stessi benefici per la salute. Più tempo avranno trascorso sotto terra, maggiore sarà il loro contenuto di ginsenosidi, accumulato nel corso delle stagioni.
Nella maggior parte dei casi, il ginseng rosso coreano avrà almeno 6 anni, mentre quello bianco ne avrà tra i 4 e i 6.
Contenuto di ginsenosidi
Questa è davvero l’informazione da tenere a mente quando si sceglie il proprio ginseng, perché determinerà la sua qualità. Si raccomanda un contenuto di ginsenosidi compreso tra 10 mg e 15 mg per grammo.
In quale forma consumare il ginseng?

Esistono molteplici modi di consumare il ginseng. È molto apprezzato nella cucina cinese, spesso è un alimento a sé stante e non un integratore alimentare.
Consumare il ginseng in polvere o in estratto pastoso è il modo migliore per beneficiare di tutte le sue proprietà. Attenzione, ha un sapore piuttosto acre!
Si possono anche trovare delle radici crude, che si possono preparare in cucina, in infusione o gustare a fette. Esistono inoltre capsule, fiale, tè…
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Ginseng rosso

Il ginseng rosso è la \”varietà\” più raccomandata: possiede le proprietà più potenti. Si dice che il miglior prodotto provenga da Geumsan in Corea del Sud, la capitale del ginseng, che rappresenta il 70% della produzione nazionale.
Che cos’è il ginseng rosso? È un Panax ginseng classico, cotto a vapore tra 120°C e 130°C e poi essiccato, con l’obiettivo di amplificare i suoi composti bioattivi e accelerarne l’effetto sul nostro organismo.
Così il rosso svilupperà una maggiore concentrazione di alcuni ginsenosidi, tra cui Rb3 e Rg3. Questo può anche essere successivamente fermentato, moltiplicando la loro azione antinfiammatoria, immunitaria e antiossidante.
Questo processo permette anche di \”sigillare\” i suoi componenti, che si degradano di più quando è solo essiccato (ginseng bianco). Per questo motivo quest’ultimo ha un prezzo più elevato rispetto al bianco.
Leggi anche il Ginseng rosso, il migliore dei ginseng
Pareri delle autorità sanitarie sul ginseng

Parere dell’OMS
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’uso del ginseng è “clinicamente stabilito” per “migliorare le capacità fisiche e mentali in caso di affaticamento, esaurimento, disturbi della concentrazione e nelle persone convalescenti”.
Il suo impiego nel trattamento “dei disturbi dell’erezione, delle ulcere gastriche, del diabete di tipo 2 e per proteggere il fegato” è invece considerato “tradizionale”.
Parere della Commissione E
La Commission E, il consiglio consultivo scientifico tedesco dedicato alle piante medicinali, ammette il ginseng come “tonico in periodi di affaticamento, debolezza, difficoltà a lavorare e a concentrarsi, e durante la convalescenza”.
Parere dell’ESCOP
L’ESCOP (Cooperazione scientifica europea in fitoterapia) concede l’uso del ginseng per la “riduzione delle capacità fisiche e mentali (stanchezza, esaurimento, disturbi della concentrazione, convalescenza)”.
Parere dei NIH
I National Institutes of Health negli Stati Uniti riconoscono l’uso del ginseng “basato su solide evidenze scientifiche” nel “controllo della glicemia nel diabete di tipo 2, nella stimolazione del sistema immunitario nelle infezioni respiratorie e nella prevenzione delle malattie cardiovascolari”.
Consumare in modo sostenibile: privilegiare il ginseng biologico, coltivato tradizionalmente e locale

✓ Essendo un rizoma, il ginseng tende ad assorbire più inquinanti presenti nel terreno. Il ginseng proveniente dall’agricoltura biologica, senza l’aggiunta di pesticidi o fertilizzanti chimici, è quindi più indicato per il consumo. Questo tipo di agricoltura è anche migliore per i suoli e per le persone che lo raccolgono.
✓ È meglio prestare attenzione alla sua provenienza e privilegiare il ginseng biologico coreano, dove viene coltivato tradizionalmente da secoli.
✓ Si può anche trovare del ginseng locale, prodotto in Francia! Un ex rugbista dello Stade Toulousain, appassionato della radice, ha avuto la buona idea di coltivarlo in Occitania e lo propone soprattutto sotto forma di radici fresche.
Dosaggio
⏳ La durata delle cure a base di ginseng varia a seconda delle tradizioni. Nella medicina tradizionale cinese, per esempio, il suo consumo non è limitato nel tempo. Ma la Commissione E, comitato consultivo scientifico tedesco sull’uso dei fitomedicinali, raccomanda una cura di 3 mesi.
⚖️ La dose consigliata varia tra 800 mg e 2 g al giorno per il ginseng in polvere o una radice essiccata, e circa 600 mg per estratti standardizzati in ginsenosidi. Per stimolare il sistema immunitario si consiglia di iniziare con piccole dosi, mentre per il trattamento della stanchezza si raccomandano dosi maggiori.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Il ginseng non presenta effetti collaterali significativi alle dosi raccomandate. È comunque controindicato nei seguenti casi, che devono richiedere un parere medico prima di assumerlo:
- ipertensione arteriosa
- gravidanza e allattamento
- diabete
- malattie cardiovascolari
È sconsigliato alle persone con una storia personale o familiare di tumore ormono-dipendente, poiché agisce potenzialmente sugli ormoni.
Storia, mercato e coltivazione attuale

Il ginseng è menzionato in trattati molto antichi di medicina tradizionale cinese. La sua prima attestazione d’uso come erba terapeutica in Cina risale alla fine del II secolo, nel libro Farmacopea Shen-Nung. Più tardi, nel 1596, il medico e terapeuta Li Shizhen lo citerà in un’opera come un “tonico superiore”.
Oggi viene esportato in tutto il mondo, ma il suo primo consumatore resta la Cina. Nel 2013, le vendite legate al ginseng superavano i 2 miliardi di dollari. All’inizio del XXI secolo, nel mondo si producevano 80 000 tonnellate, di cui il 99% in Cina, in Corea del Sud, in Canada e negli Stati Uniti.
Fonti e studi scientifici
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