Il ginseng rosso o ginseng coreano
Il vero ginseng
Il ginseng rosso è anche chiamato « ginseng della Corea », poiché è originario di quel paese, ma anche della Cina. In una certa misura, potremmo parlare di « vero ginseng », dato che le piante occidentali provengono da questa regione.
È una precisazione più importante di quanto possa sembrare: il « vero » ginseng coreano si distingue dai falsi ginseng, che provengono da altre regioni del mondo.
Per esempio, contrariamente a quanto il suo nome lascia intendere, il ginseng della Siberia non è ginseng: solo il ginseng rosso coreano mostra un alto contenuto di ginsenosidi, che sono i principali principi attivi ricercati.
Ginseng bianco e ginseng rosso: quali differenze?
Se questo ginseng rosso ha altre virtù rispetto al ben noto ginseng bianco in Occidente, ha anche dei punti in comune.
In effetti, i ginseng bianco e rosso sono una sola e stessa pianta. La loro differenza di colore deriva dal trattamento a cui è stata sottoposta:
- Dopo la raccolta, il ginseng bianco viene essiccato direttamente al sole
- Il ginseng rosso, invece, viene anch’esso essiccato. Ma prima viene cotto per diverse ore a vapore (100°C). È questo che gli conferisce il suo colore rossastro
Al contrario, come per il ginseng bianco, consumiamo sempre la radice del ginseng rosso.

Come scegliere un ginseng efficace?
L’età della pianta è importante. Infatti, contrariamente al ginseng bianco, che può essere consumato già a 4 anni, evitiamo i ginseng rossi di età inferiore ai 6 anni: è solo allora che i principi attivi saranno veramente presenti nella pianta.
Inoltre, esistono ginseng rossi che hanno 12 anni, o anche di più.
La qualità di un ginseng si misura in base al suo contenuto di saponine e ginsenosidi: rispettivamente da 80 mg a 120 mg/g e da 10 mg a 12 mg/g.
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I benefici del ginseng rosso
Questa è l’altra grande differenza tra i due ginseng: le loro virtù. Se dovessimo riassumerlo in poche parole, diremmo che il ginseng bianco è destinato alle persone in cerca di un effetto calmante, mentre il ginseng rosso, invece, ha un effetto energizzante.
Per entrare nei dettagli, il ginseng rosso agisce in quattro ambiti.
Un disintossicante naturale
Il ginseng rosso fa effettivamente parte dei detossificanti, al pari del cetriolo o del limone. In altre parole, aiuta il nostro organismo, in particolare i reni o il fegato, a liberarsi delle tossine apportate dall’inquinamento e da altri elementi nocivi.
Tra l’altro, i ginseng rossi biologici sono particolarmente potenti per quanto riguarda questa capacità detossificante e antinfiammatoria. È la saponina, che è molto presente nelle radici e che fa parte dei famosi ginsenosidi.
Inoltre, la ritroviamo anche in piante come il quinoa o la sarsapariglia.
Un alleato prezioso contro lo stress
Il ginseng rosso è considerato energizzante. Tuttavia, quest’ultimo è davvero raccomandato contro lo stress, che sia fisico, psichico o biologico.
In realtà, il tè a base di ginseng coreano è rinomato per i suoi benefici sull’equilibrio della vita. Potenzia la concentrazione e calma i nervi allo stesso tempo. Allevia le tensioni, ma ha simultaneamente virtù molto interessanti per stimolare la memoria. In altre parole, canalizza positivamente la nostra energia.
Secondo uno studio coreano del 2011, la pianta è anche raccomandata per i sintomi della depressione. Meglio ancora: ridurrebbe i rischi di ricaduta.
Il ginseng rosso di fronte alle malattie cardiovascolari
Tra i benefici del ginseng rosso c’è la lotta contro le malattie cardiovascolari. Esso riduce il colesterolo cattivo, combatte l’ipertensione e previene le ostruzioni arteriose. In queste condizioni, può essere raccomandato agli uomini che soffrono di problemi erettili, o alle persone con difficoltà nel recupero polmonare.
Ma allo stesso tempo, e anche se sono abbastanza rari, esistono casi di sovradosaggio o di controindicazioni.
In tal caso, il ginseng in generale (rosso o bianco) può avere effetti contrari: palpitazioni cardiache, nervosismo, persino dipendenza. Non è quindi raccomandato alle persone che soffrono di problemi cardiaci o di disturbi del sonno.
Il ginseng rosso contro i disturbi della menopausa
Secondo uno studio del 2012 condotto su 72 donne, questo contribuisce a controllare gli effetti sgradevoli della menopausa, in particolare l’affaticamento improvviso o le vampate di calore.
Per questo, il ginseng stimola gli estrogeni, il che aumenta la libido. Parallelamente a quanto detto finora, il ginseng rosso permette di gestire lo stress cronico e ridona energia fisica, che tende a mancare durante questo periodo.

Posologia
Il ginseng rosso può essere facilmente reperito in farmacia. Può essere assunto:
- In infusione
- In capsule
- In tintura madre (macerazione preliminare della pianta in un liquido alcolico)
In caso di assunzione in capsule, va presa al mattino a digiuno.
Poiché le segnalazioni di effetti indesiderati restano rare, è possibile consumare il ginseng tutto l’anno. Detto ciò, è comunque raccomandato, per una prima cura, di non farla durare più di tre mesi.

