Colpendo circa una donna su dieci nel mondo, la sindrome dell’ovaio policistico è una patologia ormonale frequente.
La sua origine? Un disfunzionamento della produzione di ormoni:
- della LH, un ormone sessuale femminile che partecipa alla regolazione del ciclo mestruale e all’innesco dell’ovulazione. Nel caso della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), la sua produzione è eccessiva, altera l’ovulazione e determina una sintesi elevata di androgeni, gli ormoni maschili.
- dell’insulina, l’ormone che regola la glicemia, il che porta all’insulino-resistenza.
Tra i sintomi, si riscontrano spesso acne, ipertricosi, caduta dei capelli, ma anche aumento di peso e cicli irregolari. Nei casi peggiori, la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è associata a un rischio di diabete di tipo II e di infertilità.
Per convivere meglio con questa patologia, vi raccomando di prestare particolare attenzione alla vostra alimentazione e di limitare queste 5 categorie di alimenti.
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1. Gli alimenti ricchi di zucchero

Gli alimenti ricchi di zucchero sono la prima cosa da evitare in caso di sindrome dell’ovaio policistico. Perché? Perché lo zucchero è un alimento pro-infiammatorio.
Provoca un aumento della produzione di insulina, che a sua volta favorisce:
- l’aumento degli androgeni
- l’aggravamento dei sintomi
- il rischio di sviluppare una insulino-resistenza e il diabete di tipo II
Come mostra questa revisione sistematica, un’alimentazione controllata in caso di PCOS può avere un impatto benefico sulla riduzione dell’insulino-resistenza.
Quindi, anche se non sono vietati, limitate i dolci, i prodotti da pasticceria, le caramelle, i cioccolatini o le bevande gassate. Sono vere e proprie bombe di zucchero.
Per quanto riguarda i frutti, le consiglio di mangiarli accompagnati da una fonte di lipidi (mandorle, noci, nocciole…) e da una fonte di proteine (ad esempio skyr) per ridurre il carico glicemico totale e evitare il picco di insulina.
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2. Le carni grasse e i salumi

Se i grassi buoni possono essere consumati senza problemi, le consiglio di limitare una proporzione troppo elevata di acidi grassi saturi.
Il loro consumo potrebbe scatenare una via molecolare di infiammazione più marcata rispetto alle donne non affette. Ciò avrebbe un impatto sull’iperandrogenismo e sul rischio di aterosclerosi.
È quanto indica questo studio recente.
Per ridurre gli effetti negativi degli acidi grassi saturi, eviti le carni grasse. La salumeria e i cibi fritti in quantità troppo elevata.
Preferisca i buoni acidi grassi ricchi di omega-3 come l’olio di colza o di lino, il salmone, le noci…
3. L’alcol

Non è un segreto, l’alcol è un alimento pro-infiammatorio! Per le persone affette dalla sindrome dell’ovaio policistico o meno.
Questa revisione ci ricorda bene il legame tra l’infiammazione del tratto gastrointestinale e il consumo di alcol.
Consumatene con moderazione in occasioni speciali o anche nel fine settimana.
4. I prodotti ultra-processati

I prodotti ultraprocessati sono spesso ricchi di zuccheri aggiunti, di carboidrati ad alto indice glicemico e di acidi grassi saturi e trans. In altre parole, un bel cocktail per peggiorare i sintomi della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS).
Se possono essere pratici nella vita quotidiana, vi raccomando di limitare l’utilizzo di piatti pronti, paste industriali, zuppe disidratate, barrette al cioccolato, o anche i cereali per la colazione.
Optate, quando possibile, per piatti fatti in casa e alimenti non trasformati.
Un consiglio: per scegliere meglio i vostri prodotti trasformati, non esitate a analizzare la composizione. O addirittura a utilizzare applicazioni specializzate per aiutarvi.
🎧 Ascolta il nostro podcast | Chi ha paura degli alimenti ultraprocessati?
5. I carboidrati ad alto indice glicemico

I carboidrati ad alto indice glicemico causano lo stesso problema degli alimenti zuccherati. Fanno impennare la glicemia dopo la loro ingestione, con conseguente forte aumento dell’insulina.
Non bisogna eliminarli, ma mangiate con moderazione pane bianco, pasta bianca, tutti i prodotti cerealicoli raffinati. E patate sotto forma di purè, alcuni frutti (anguria) e verdure (rapa).
Per ridurne l’impatto sulla glicemia, associateli a una fonte di lipidi o di proteine.
Altrimenti, vi consiglio di aggiungere ai vostri menu cereali integrali o legumi, ricchi di fibre e a basso indice glicemico.
Potrebbero comportare un miglioramento delle caratteristiche cliniche della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS). È quanto riporta questa revisione, anche se le evidenze scientifiche per sostenere una raccomandazione definitiva non sono ancora sufficienti.
Fonti e studi scientifici
- Shang Y, Zhou H, Hu M, Feng H, 2020, Effetto della dieta sulla resistenza all’insulina nella sindrome dell’ovaio policistico
- González F, Considine RV, Abdelhadi OA, Xue J, Acton AJ, 2021, L’ingestione di grassi saturi stimola l’infiammazione proaterogenica nella sindrome dell’ovaio policistico.
- Bishehsari F, Magno E, Swanson G, Desai V, 2017, A. Alcol e infiammazione di origine intestinale.
- Saadati N, Haidari F, Barati M, Nikbakht R, 2021, L’effetto della dieta a basso indice glicemico sul profilo riproduttivo e clinico nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico: una revisione sistematica e meta-analisi.

