Ascoltate questo episodio
Oggi parleremo di fermentazioni. Era l’argomento del nostro primo numero, trentacinque episodi e qualche anno fa. L’abbiamo lasciato riposare e ora riapriremo teneramente il barattolo.
Ricordiamoci semplicemente, prima di cominciare a frizzare, che un terzo degli alimenti che mangiamo sono fermentati, e che questo processo naturale di trasformazione grazie ai batteri e ai funghi è una pratica low-tech ancestrale che permette di conservare gli alimenti e di renderli allo stesso tempo più digeribili e saporiti.
L’ospite: Thien Uyen DO, contadina, fermentatrice e autrice
Il titolo del libro della nostra ospite mi ha colpito subito. Fermentation Rébellion. Per le Éditions de l’Équateur. E che dire della dedica, a tutte le birraie del mondo, visto che il mio cognome significherebbe “brasseur” in belga. Scusatemi se lo tiro in ballo qui.
Thien Uyen DO è allo stesso tempo contadina, raccoglitrice, vignaiola e fermentatrice. Vive in Dordogna, nella tenuta viticola di Combrillac, dove organizza laboratori di fermentazione e degustazioni.
Le mie domande
- Citate Gloria Steinem e Nastassja Martin in epigrafe. Parlate di cibo per l’anima. Scrivere è anche una forma di fermentazione interiore?
- Una piccola lista alla Prévert degli alimenti fermentati intorno a noi?
- I vostri preferiti? Quelli che sorprendono durante le degustazioni?
- Quali sono le virtù degli alimenti fermentati? Mangiare alimenti vivi?
- E quali sono i loro sapori?
- Qual è il legame tra fermentazione e permacultura?
- In che modo la fermentazione è politica? E addirittura una ribellione?
- Che cos’è il “ferminismo”?
- Parlate di tempo, di vita e di morte, di fallimento e di lasciar andare. E di metamorfosi (una delle mie parole preferite). Tanti ingredienti (se posso dirlo) perfetti per un libro. Quanto tempo avete fermentato per scriverlo? E cosa ha cambiato questo libro per voi?
- Una ricetta per aiutare i nostri ascoltatori a ribellarsi?
Risorse per approfondire
Ritratto © Ulrike Pien

