Yam: benefici, posologia, controindicazioni

Azione estrogenica

La trasformazione chimica della diosgenina, componente dell'igname selvatico, in estrogeno, progesterone o altri composti steroidei non avverrebbe nell'organismo umano. Tuttavia, l'igname selvatico sembra avere alcune proprietà estrogeniche, sebbene queste proprietà varino a seconda della specie. Un estratto di igname selvatico migliora il legame dell'estradiolo ai recettori degli estrogeni e induce un'attività di trascrizione nelle cellule sensibili agli estrogeni. In studi di laboratorio, la valutazione di quattro specie di Dioscorea, tra cui D. oppositifolia (igname cinese), D. alata, D. collettii var. hypoglaucau e D. zingiberensis, ha mostrato che solo Dioscorea oppositifolia presenta effetti estrogenici sulle cellule ovariche. Nella ricerca animale, l'estratto di Dioscorea oppositifolia aumenta i livelli di estradiolo e di ormone follicolo-stimolante (FSH), regola l'espressione dei recettori degli estrogeni nell'utero. L'adenosina e l'arbutina sarebbero i costituenti responsabili di questi effetti estrogenici. Le donne in menopausa che sostituiscono 390 grammi al giorno di igname selvatico (Dioscorea alata) con un altro alimento base come il riso per 30 giorni mostrano aumenti significativi dell'estrone sierico, della globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG, per Sex Hormone-Binding Globulin) e, eventualmente, dei livelli sierici di estradiolo.

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Metabolismo ormonale

Una delle saponine steroidee, la diosgenina, è stata isolata dall'igname selvatico. La diosgenina è stata utilizzata commercialmente per produrre ormoni steroidei come cortisone, estrogeno e progesterone mediante modificazione chimica in vitro. Sebbene si sia ipotizzato che l'estratto di igname selvatico venga convertito in DHEA (deidroepiandrosterone) nell'uomo, questa ipotesi non è stata dimostrata nell'uomo. Un piccolo studio clinico ha mostrato che la diosgenina non provoca un aumento della DHEA o del colesterolo tramite la steroidogenesi. La trasformazione chimica della diosgenina, costituente dell'igname selvatico, in estrogeno, progesterone o altri composti steroidei non avverrebbe nell'organismo umano. Tuttavia, l'igname selvatico sembra avere alcune proprietà estrogeniche, anche se queste proprietà variano a seconda delle specie. Un estratto di igname selvatico migliora il legame dell'estradiolo ai recettori degli estrogeni e induce un'attività di trascrizione nelle cellule sensibili agli estrogeni. Nella ricerca animale, l'estratto di Dioscorea oppositifolia aumenta i livelli di estradiolo e dell'ormone follicolo-stimolante (FSH), regolando l'espressione dei recettori degli estrogeni nell'utero. L'adenosina e l'arbutina sarebbero i costituenti responsabili di questi effetti estrogenici.

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Antitumorale

I componenti dell'igname cinese hanno mostrato un'attività tumoricida su alcune linee cellulari tumorali, in particolare sulle cellule MCF7 del carcinoma mammario, le cellule HepG2 dell'epatoma, le cellule CNE2 del carcinoma nasofaringeo e le linee cellulari tumorali del melanoma B16. In uno studio comparativo in vitro, la radice di igname selvatico (Dioscorea villosa) si è rivelata essere l'estratto vegetale con l'attività tumoricida più potente, superando 374 altri estratti di piante.

Neurologico

Negli studi sugli animali, la diosgenina, un costituente dello yam, migliora i deficit di memoria e la memoria di riconoscimento degli oggetti. Nelle prime ricerche cliniche, l'estratto di igname selvatico standardizzato in diosgenina ha leggermente migliorato la funzione cognitiva in adulti sani. Numerosi studi hanno dimostrato che la diosgenina e i suoi derivati hanno effetti preventivi e terapeutici contro diversi disturbi neurologici. Esperimenti sugli animali hanno mostrato che la diosgenina è attiva nel trattamento di malattie del sistema nervoso come il morbo di Parkinson e la malattia di Alzheimer.

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Gastroprotettore

L'estratto etanolico dell'igname cinese, al 40%, ha dimostrato la capacità di inibire la secrezione di acido gastrico e di migliorare le funzioni intestinali, osservate tramite il transito gastrointestinale e la presenza di batteri che fermentano il lattosio nelle feci. L'igname cinese sembra influenzare positivamente la composizione della flora intestinale. Studi su ratti hanno rivelato che il consumo di polvere di igname fermentata con Lactobacillus acidophilus riduceva le lesioni gastriche. Inoltre, l'igname fermentato con Lactobacillus bulgaricus ha mostrato una maggiore protezione contro le lesioni gastriche, suggerendone l'utilità nella produzione di yogurt.

Colagogo

Gli studi suggeriscono che l'igname selvatico, in particolare il suo componente la diosgenina, potrebbe avere un effetto benefico sulla bile. La diosgenina aumenta la secrezione di colesterolo nella bile e impedisce la riduzione del flusso biliare causata dagli estrogeni nei ratti. Contribuisce inoltre all'eliminazione dell'indometacina e riduce l'infiammazione intestinale che questa può provocare.