Sulforafano: benefici, posologia, controindicazioni

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I glucosinolati, presenti in tutte le verdure crocifere, si trasformano in isotiocianati quando entrano in contatto con un enzima specifico: la mirosinasi. Questo processo, chiamato idrolisi, si avvia quando la pianta viene trasformata: masticazione, taglio o digestione. La glucorafanina è un glucosinolato precursore del sulforafano, un componente direttamente attivo nell'organismo. Il sulforafano è quindi un isotiocianato contenente zolfo, prodotto dalla reazione della glucorafanina con l'enzima mirosinasi. Il sulforafano è presente in quantità particolarmente elevate nei germogli di broccoli, e in altre crucifere come il cavolo, il cavolfiore, il cavolo riccio, il ravanello, ma anche la senape, il rafano, la rucola e molte altre. Tuttavia, la cottura delle verdure distrugge l'enzima mirosinasi naturalmente presente, il che può ridurre la biodisponibilità del sulforafano in questi alimenti. Scoperto negli anni '90, il sulforafano ha rapidamente suscitato interesse scientifico per le sue numerose proprietà benefiche per la salute. Studi lo hanno associato a effetti antiossidanti, antinfiammatori e anticancro, oltre a potenziali benefici nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, metaboliche e neurodegenerative. Il suo meccanismo d'azione si basa principalmente sull'attivazione della via Nrf2, un regolatore chiave delle difese antiossidanti dell'organismo. Per questa via, il sulforafano aumenta la produzione d'enzimi detossificanti di fase II, che neutralizzano le sostanze tossiche e proteggono le cellule dai danni ossidativi e infiammatori. Questo meccanismo lo rende un candidato promettente per prevenire e trattare diverse patologie croniche. Studi hanno dimostrato che il sulforafano, grazie alla sua azione sulla via Nrf2, inibisce la proliferazione delle cellule tumorali. In clinica, è valorizzato per il suo ruolo nella prevenzione dei tumori, in particolare del cancro alla prostata.

Famiglia o gruppo: 

Fitosostanze


Indicazioni

Metodologia di valutazione

Approvazione dell'EFSA.

Diversi studi clinici (> 2) randomizzati e controllati in doppio cieco, che includono un numero significativo di pazienti (>100) con conclusioni costantemente positive per l'indicazione.
Diversi studi clinici (> 2) randomizzati e controllati in doppio cieco, e che includono un numero significativo di pazienti (>100) con conclusioni positive per l'indicazione.
Uno o più studi randomizzati o più coorti o studi epidemiologici con conclusioni positive per l'indicazione.
Esistono studi clinici ma non controllati, con conclusioni che possono essere positive o contraddittorie.
Assenza ad oggi di studi clinici in grado di dimostrare l'indicazione.


Cancro alla prostata
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Il PSA (Antigene Prostatico Specifico) è una proteina prodotta dalle cellule della prostata. La sua misurazione nel sangue è comunemente utilizzata come marcatore biologico per valutare la salute della prostata. Un aumento anomalo dei livelli di PSA può indicare un'infiammazione, un'ipertrofia benigna o, in alcuni casi, un cancro della prostata. Uno studio ha rilevato che una supplementazione con 20 mg di sulforafano (Prostaphane) tre volte al giorno per sei mesi rallenta l'aumento dei livelli di PSA, prolungando del 86% il tempo di raddoppio del PSA rispetto al placebo. Un'altra ricerca, utilizzando un estratto ricco di sulforafano derivato da germogli di broccoli (35,2 mg al giorno per 20 settimane), ha aumentato anch'essa del 57% questo intervallo nei pazienti con cancro della prostata ricorrente. Un recente studio ESCAPE ha rilevato che il consumo settimanale di una zuppa arricchita in glucorafanina (precursore del sulforafano) per 12 mesi in uomini sottoposti a sorveglianza attiva ha ridotto in modo significativo i cambiamenti nell'espressione genica associati a vie oncogeniche, diminuendo potenzialmente il rischio di progressione del tumore. Questi risultati promettenti suggeriscono un ruolo benefico del sulforafano nella gestione clinica del cancro alla prostata.

Posologie

posologiePer via orale

posologie35 - 60 mg

formulationestratto standardizzato


Synergies


Declino cognitivo
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Ricerche cliniche hanno valutato l'effetto del sulforafano sul declino cognitivo. Uno studio randomizzato su adulti anziani ha esaminato l'impatto dell'assunzione di glucorafanina, precursore del sulforafano, alla dose di 30 mg al giorno per 12 settimane. I risultati hanno mostrato miglioramenti modesti della memoria di lavoro e della velocità di elaborazione rispetto al placebo. Un altro studio randomizzato in doppio cieco ha valutato l'impatto del sulforafano sul declino cognitivo in adulti affetti da deficit cognitivi legati a lesioni cerebrali frontali. Lo studio ha incluso 90 partecipanti di età compresa tra 18 e 65 anni, suddivisi in due gruppi che hanno ricevuto o sulforafano (Avmacol) o un placebo per 12 settimane, con una posologia aggiustata in base al peso. I risultati hanno mostrato che il gruppo trattato con sulforafano ha presentato miglioramenti modesti ma significativi delle funzioni cognitive, in particolare della memoria di lavoro e della velocità di elaborazione, rispetto al gruppo placebo. Questi benefici sono stati attribuiti all'azione del sulforafano sui meccanismi di protezione cerebrale, come la riduzione dello stress ossidativo e dell'infiammazione. Lo studio ha inoltre esplorato biomarcatori cerebrali e plasmatici, inclusi il glutatione (GSH), un antiossidante chiave, e il fattore neurotrofico derivato dal cervello (BDNF), essenziale per la plasticità sinaptica. Un aumento di questi marker è stato osservato nel gruppo sulforafano, indicando un potenziale miglioramento delle funzioni cognitive. Sono necessari ulteriori studi per confermare queste osservazioni.

Posologie

posologiePer via orale

posologie30 mg

formulationestratto standardizzato


Autismo
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Gli effetti del sulforafano sull'autismo variano a seconda degli studi. In bambini di 4-12 anni, 10-20 mg di sulforafano al giorno, combinati con risperidone per 10 settimane, hanno ridotto l'irritabilità del 14% e l'iperattività del 12%, senza impatto sulle interazioni sociali o sulla comunicazione.nnUno studio su giovani uomini (13-27 anni) ha mostrato che un trattamento basato sul peso (8,8 a 26,6 mg al giorno) per 18 settimane migliorava i punteggi comportamentali del 33% e i punteggi sociali del 17%, effetti che scomparivano dopo l'interruzione.nnUn trial clinico più ampio, condotto su 108 partecipanti in Cina, ha mostrato che un trattamento con sulforafano della durata di 12 settimane ha permesso a un terzo dei partecipanti di ridurre i propri punteggi dei sintomi del 30% o più, secondo le valutazioni dei clinici. Gli effetti erano più marcati nei bambini oltre i 10 anni, e il sulforafano è stato giudicato sicuro e ben tollerato, anche nei partecipanti più giovani.nn

Posologie

posologiePer via orale

posologie8 - 30 mg

formulationestratto standardizzato


Proprietà


Antitumorale

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Il sulforafano agisce su diversi meccanismi chiave per rallentare lo sviluppo dei tumori. In primo luogo, il sulforafano stimola gli enzimi di detossificazione di fase II, come la glutatione S-transferasi, che neutralizzano gli agenti cancerogeni. Parallelamente, inibisce gli enzimi di fase I, come il citocromo P450, responsabili dell'attivazione di sostanze cancerogene. Questi effetti combinati riducono l'esposizione delle cellule agli agenti cancerogeni. In secondo luogo, il sulforafano agisce direttamente sulle cellule tumorali bloccandone il ciclo di crescita, inibendo l'angiogenesi (formazione di nuovi vasi sanguigni che alimentano il tumore) e limitando le metastasi. Induce inoltre la morte delle cellule cancerose risparmiando le cellule sane. Infine, la sua azione antiossidante e antinfiammatoria protegge le cellule dai danni ossidativi e dalle infiammazioni croniche, due processi coinvolti nell'iniziazione e nella progressione del cancro. Ricerche mostrano inoltre che il sulforafano può rafforzare l'efficacia delle chemioterapie, come il cisplatino o la doxorubicina, riducendone al contempo gli effetti collaterali. Queste azioni multiple rendono il sulforafano un alleato promettente nella prevenzione e nel trattamento complementare del cancro.

Usages associés

Cancro alla prostata

Antiossidante

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Il sulforafano è riconosciuto per le sue potenti proprietà antiossidanti. Agisce principalmente attivando la via Nrf2, un fattore chiave nella regolazione delle difese cellulari contro lo stress ossidativo. Una volta attivato, Nrf2 stimola la produzione di enzimi protettivi quali l'eme-ossigenasi (HO-1), la glutatione perossidasi (GPX) e la chinone riduttasi (NQO1). Questi enzimi neutralizzano i radicali liberi, riducendo i danni ossidativi a livello cellulare. Questa azione antiossidante del sulforafano è particolarmente benefica per prevenire le patologie associate allo stress ossidativo, come le malattie cardiovascolari, i disturbi neurodegenerativi e il cancro. Ad esempio, in modelli animali, il sulforafano ha dimostrato la capacità di ripristinare i livelli di glutatione, un importante antiossidante, e di proteggere le cellule dai danni ossidativi causati da agenti tossici o infiammatori. Inoltre, il sulforafano agisce sul metabolismo dei mitocondri, le principali fonti di radicali liberi nelle cellule. Protegge i mitocondri dalla perossidazione lipidica e ne preserva la funzione, essenziale per la salute cellulare.


Neurologico

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Il sulforafano è promettente nella prevenzione e nel trattamento delle malattie neurodegenerative grazie alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Attivando la via Nrf2, stimola la produzione di enzimi protettivi che riducono l'accumulo di proteine tossiche associate a patologie come la malattia di Alzheimer e il Parkinson. Nella malattia di Alzheimer, studi mostrano che il sulforafano previene la formazione di placche amiloidi e della tau fosforilata, protegge i neuroni e migliora la cognizione. Somministrato in topi malati, ripristina i livelli di antiossidanti e riduce i marcatori di infiammazione, con un effetto ottimale se il trattamento inizia precocemente e la degenerazione è minima. Per la malattia di Parkinson, il sulforafano protegge i neuroni dopaminergici riducendo lo stress ossidativo e l'apoptosi, migliorando al contempo le funzioni motorie e la coordinazione. Nella sclerosi multipla, riduce la demielinizzazione neuronale diminuendo le citochine pro-infiammatorie e rafforzando la barriera emato-encefalica. Inoltre, ricerche preliminari hanno esplorato il suo potenziale nel trattamento dell'autismo nei bambini e nei giovani adulti. I risultati indicano un miglioramento modesto delle competenze sociali e dei comportamenti, correlato a cambiamenti nei marcatori urinari associati allo stress ossidativo, all'infiammazione e al metabolismo degli amminoacidi e del microbiota intestinale. Infine, il sulforafano è anche studiato per il suo potenziale impatto sulla depressione. Sembra modulare l'asse ipotalamo-ipofisario-surrenale (HPA), una via coinvolta nella risposta allo stress, offrendo al contempo una protezione antiossidante e antinfiammatoria. Questi effetti potrebbero migliorare i sintomi depressivi, in particolare nei pazienti con squilibri dovuti allo stress ossidativo o infiammatorio. Così, il sulforafano si profila come un candidato promettente nella gestione dei disturbi neurologici, sia per le patologie associate allo sviluppo neurologico sia per i disturbi psichiatrici legati allo stress. Il suo potenziale neuroprotettivo potrebbe integrare i trattamenti classici.

Usages associés

Declino cognitivo, Autismo

Cardiovascolari

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Il sulforafano ha mostrato effetti protettivi sul sistema cardiovascolare. Attivando la via di segnalazione Nrf2, stimola la produzione di enzimi antiossidanti che riducono lo stress ossidativo e l'infiammazione nei tessuti cardiaci e renali. Queste azioni potrebbero contribuire a diminuire il rischio di malattie quali l'ipertensione e l'aterosclerosi.nnInoltre, studi su modelli animali suggeriscono che il sulforafano migliora la funzione cardiaca modulando l'espressione di geni coinvolti nella regolazione del calcio intracellulare, un elemento chiave nella contrazione e nel rilassamento miocardico. nn


Dosaggio di sicurezza

Adulto: 10 mg - 60 mg (estratto standardizzato)

Principalmente somministrato sotto forma di estratti di germogli di broccoli contenenti glucorafanina, precursore del sulforafano. - Prostaphane: 10-60 mg al giorno per 6 mesi. - BroccoMax: 180 mg di glucorafanina al giorno per 8 settimane. - Estratti acquosi: Fino a 35,2 mg di sulforafano al giorno per 20 settimane.

Bambino: 8 mg - 26 mg

Sulforafano somministrato sotto forma di estratti di broccoli contenenti glucorafanina. Dosaggi studiati: Variano a seconda del peso: per esempio, 8,8 a 26,6 mg/giorno in base alla massa corporea negli studi clinici.


Interazioni

Médicaments

CITOCROMO P450 1A2: interazione moderata

Il sulforafano potrebbe alterare i livelli e gli effetti clinici dei substrati del CYP1A2. In studi in vitro inibisce l'attività enzimatica del CYP1A2, mentre il suo precursore, la glucorafanina, potrebbe aumentare l'espressione di questo enzima, influenzando il metabolismo dei farmaci dipendenti dal CYP1A2. Esempi: caffeina, teofillina, clozapina, olanzapina.

Citocromo P450 3A4: interazione moderata

Il sulforafano potrebbe aumentare i livelli e gli effetti dei substrati del CYP3A4. Studi su animali e in vitro suggeriscono che inibisca l'attività del CYP3A4 e ne riduca l'espressione, il che potrebbe intensificare l'effetto dei farmaci metabolizzati da questo enzima. Esempi: simvastatina, ciclosporina, midazolam, etinilestradiolo.


Precauzioni

Donne in gravidanza: evitare

Può essere consumato nelle quantità presenti negli alimenti. Non ci sono dati affidabili sulle dosi medicinali.

Donne in allattamento: evitare

Può essere consumato nelle quantità presenti negli alimenti. Non ci sono dati affidabili sulle dosi medicinali.