Che cos’è il glutatione?
Una proteina antiossidante e detossificante
Il glutatione è una proteina detta \”tripeptide\”, poiché è composto principalmente da tre amminoacidi: l’acido glutammico, la cisteina, la glicina.
Questa proteina contribuisce a detossificare i metalli pesanti e a rallentare l’invecchiamento delle cellule. Queste proprietà la rendono un alleato indispensabile per la nostra salute e la nostra pelle.
Nell’alimentazione
Questa proteina è prodotta nelle nostre cellule, ma si ritrova anche concentrata in alcuni frutti e verdure, in particolare negli asparagi, negli avocado, negli spinaci, nella papaya, nella fragola, nell’arancia o nel limone.
Uno studio ha dimostrato che il regime mediterraneo è efficace per aumentare i livelli di glutatione nel corpo.
Questa dieta è composta da prodotti a base di cereali, da legumi, di frutta e verdure colorate, olio d’oliva, pesci grassi e uova.
La vitamina C aumenta la sintesi e l’assimilazione del glutatione. Troverete la vitamina C nei frutti di bosco, negli agrumi, in tutti i tipi di cavoli, nei broccoli e nelle erbe aromatiche come il prezzemolo.
Quali sono i benefici del Glutatione?
Proprietà antiossidanti e anti-età
Il glutatione è l’antiruggine per eccellenza del nostro organismo.
Questo composto è in grado di catturare le molecole chimiche “ossidanti” chiamate radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento delle nostre cellule, come mostra questo studio.
La capacità di una persona di produrne è variabile, e esistono delle predisposizioni genetiche.
Le persone sottoposte a uno stress ossidativo (inquinamento, pesticidi, alimentazione squilibrata, stress cronico) hanno un fabbisogno aumentato di questa proteina.
Oltre ai suoi effetti antiossidanti che contribuiscono alla lotta contro il invecchiamento globale del nostro organismo, possiede anche delle proprietà anti-età, in particolare sui tessuti cutanei.
Uno studio sperimentale ha dimostrato che un’assunzione orale di glutatione per tre mesi riduceva significativamente le rughe. La pelle era anche più elastica.
Infine, diversi studi hanno osservato un legame tra il suo basso livello e l’insorgenza di numerose malattie: cancro, diabete, malattie cardiovascolari, disturbi cerebrali (Alzheimer o Parkinson).
Un’azione detossificante per il fegato
Il glutatione è particolarmente concentrato a livello epatico, dove esercita un’azione principale di detossificazione.
Contribuisce così all’eliminazione degli inquinanti, dei farmaci, dei metalli pesanti e dei pesticidi.
Come? Il glutatione, aiutato da altre molecole, può legarsi alle tossine per trasformarle in composti idrosolubili, rendendole così più facili da eliminare dall’organismo attraverso le urine.
Numerose ricerche sono in corso sull’uso del glutatione nelle malattie del fegato (epatite, alcolismo, cancro): questa molecola partecipa attivamente alla protezione delle cellule contro i danni ossidativi e limita l’accumulo di tossine.

Un ruolo nell’immunità
Il glutatione svolge un ruolo nel funzionamento della nostra immunità naturale.
Così, uno studio clinico ha dimostrato che una supplementazione di due settimane con glutatione ha permesso un aumento del 60% della produzione dei linfociti, gli agenti responsabili delle reazioni di difesa dell’organismo contro le sostanze estranee.
La sua somministrazione è stata inoltre seguita da un aumento significativo della produzione di molecole dette “uccisive”, capaci di eradicare cellule tumorali o cellule infettate da un virus.
I suoi superpoteri sono quindi studiati come trattamento complementare di molte malattie come l’influenza, l’epatite C o l’HIV.
Questo studio indica che una dose elevata migliora la funzione immunitaria e l’attività antivirale dell’organismo.
In quali forme?
In capsule
Pratico, è la forma maggiormente riscontrata sul mercato degli integratori alimentari.
Questo studio ci mostra che la via orale non è la forma più efficace, poiché il glutatione viene rapidamente degradato dagli enzimi digestivi dello stomaco.
L’assimilazione e la qualità dei prodotti variano enormemente a seconda delle marche.
Vi consiglio di optare per capsule gastroresistenti. Questa forma preserva il glutatione dalla degradazione nello stomaco.
Inoltre, questa forma concentra quantità elevate di glutatione e permette così di ottenere un dosaggio giornaliero sufficiente.
È anche un buon compromesso tra qualità e prezzo.
L’assimilazione è corretta e le capsule gastroresistenti rimangono più economiche rispetto alle altre forme ben assimilate, perché la produzione è più facile.
In compresse sublinguali
Si tratta di compresse da mettere sotto la lingua. Questa forma permette un’assimilazione facile, come mostra questo studio.
La via sublinguale evita il passaggio nello stomaco e il glutatione arriva direttamente nella circolazione sanguigna.
Tuttavia, la quantità di glutatione presente nelle compresse sublinguali è generalmente insufficiente per sperare in un’azione significativa, e le compresse contengono additivi, in particolare zuccheri o aromi, da evitare!
Sotto forma liposomiale
È la forma più attiva.
I liposomi sono delle piccole goccioline racchiuse in capsule lipidiche, per proteggere i principi attivi dalla degradazione nello stomaco.
La forma liposomiale presenta una eccellente assimilazione perché il glutatione si diffonde in tutte le cellule.
Uno studio conferma che una somministrazione giornaliera di GSH liposomiale può aumentare le riserve di glutatione e così avere un impatto sull’immunità naturale e sullo stress ossidativo.
Poiché la forma liposomiale è più complessa da produrre, il prezzo è generalmente superiore rispetto alle altre forme.
Quali sono i criteri da prendere in considerazione ?
Una fonte alimentare rimane la migliore fonte di glutatione, poiché l’assorbimento è ottimale.
L’efficacia degli integratori alimentari non è ancora chiaramente dimostrata, perché il glutatione deve entrare nelle cellule per essere completamente attivo.
Pertanto, è essenziale scegliere bene la propria integrazione per ottimizzare l’assimilazione.
1. Diverse forme di glutatione
Nel nostro corpo lo ritroviamo sotto una forma detta ossidata o sotto una forma detta ridotta. Entrambe sono indispensabili per l’equilibrio delle nostre cellule.
Negli integratori alimentari è prodotto da un processo naturale, la fermentazione.
Questa impiega batteri o lieviti che si sviluppano nello zucchero di canna. Ne risulta una forma ossidata di glutatione (GSSG) o una forma ridotta (GSH).
Solo la forma ridotta GSH è interessante negli integratori alimentari.
Infatti, è questa forma che diminuisce con l’età: dovete trovare la dicitura “GSH” o “ridotto” sulla confezione.
E il glutatione ossidato? Meno assimilabile dall’organismo, ve lo sconsiglio per mancanza di studi disponibili. Se trovate la dicitura “GSSG” o “glutatione” senza altre informazioni sulla confezione, passate oltre!
2. Le associazioni di composti
- La vitamina C
Alcuni integratori alimentari lo associano ad altri composti che stimolano la sua produzione interna, in particolare la vitamina C.
Questa vitamina ha inoltre un potere antiossidante, aumenta il livello di glutatione nel sangue e lo rende assorbibile nel tratto digestivo.
Questo studio ha così dimostrato che una supplementazione di vitamina C di 500 mg mantiene le concentrazioni di glutatione nel sangue, migliorando al contempo la funzione antiossidante.
Troverete così una sinergia di diversi composti antiossidanti (vitamina E, selenio) in alcuni prodotti.
Tuttavia verificate sempre che la dose giornaliera di glutatione sia sufficiente per avere un’azione significativa.
- La N-acetil-cisteina
Altra associazione con il glutatione, la NAC, ovvero N-acetil-cisteina. Questa molecola è una forma particolare della L-cisteina, uno dei tre amminoacidi che compongono il glutatione.
Questa L-cisteina può essere insufficiente nell’organismo e può così frenare la produzione di glutatione.
Instabile, la L-cisteina è formulata come NAC, in modo da essere sufficientemente assorbita dall’organismo. Troverete l’indicazione NAC nell’elenco degli ingredienti.
- Il cardo mariano

Si può anche trovare il glutatione associato al cardo mariano, una pianta che contiene un principio attivo chiamato silimarina.
Questo composto favorisce la sintesi della L-cisteina nel fegato.
3. Dosaggio del glutatione
Non ci sono prove scientifiche sufficienti per determinare il dosaggio usuale durante una supplementazione.
La dose adeguata dipenderà da diversi fattori e dalle indicazioni d’uso del glutatione.
Una dose giornaliera di almeno 300 mg è raccomandata per ottenere un effetto sufficiente.
Le assunzioni possono arrivare fino a 600 mg in alcune patologie, su indicazione medica.
Una capsula contiene generalmente un contenuto medio di 50 mg di glutatione, richiedendo assunzioni multiple per raggiungere il dosaggio.
Il consumo di glutatione rappresenta un pericolo ?
Non superare i 400 mg al giorno senza parere medico, e fate cicli brevi, della durata massima di 3 mesi.
Gli effetti a medio e lungo termine di una supplementazione di glutatione sono poco noti.
Non esistono controindicazioni note a una supplementazione, tuttavia l’assunzione da parte di donne in gravidanza o in allattamento richiede il consenso del medico curante.
Per riassumere
Per essere sicuro di scegliere un glutatione di qualità, verifica:
- La forma dell’integratore: la forma liposomiale è la più attiva (ma anche la più costosa)
- La forma del glutatione : scegliete la forma ridotta GSH ;
- Le associazioni di composti : la vitamina C permette di stimolare la produzione interna di glutatione ;
- Il dosaggio: una dose giornaliera di 300 mg minimo è raccomandata, scegliete un contenuto medio-alto di glutatione

